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tutte le parole
almeno una parola |
per la serie: "ho visto come se si aprisse", siamo lieti di rendervi partecipi oggi, con il dovuto anticipo, di quanto andra' ad accadere il giorno che silvia/o si laureera'. questa anticipazione e' resa possibile grazie alla familiarita' che l'autore ha delle lacerazioni nel continuo spaziotemporale e che gli consentono, al solo atto di raccogliere un mazzo di cicorione, di curvare lo spazio fino a farlo arrotolare su se' stesso, per poi risciogliere il nodo al momento opportuno, sbucando in tutt'altro tempo e luogo. tengo a precisare che data la necessita' di preservare il principio di causalita', l'autore e' nell'impossibilita' di intervenire durante i suoi viaggi, in una qualunque maniera, sullo svolgimento dei fatti che devono quindi considerarsi ineluttabili e vengono presentati cosi' come accadranno senza fallo. va detto che dall'interno del vaso canopo che ho utilizzato quale etere di trasporto, non e' che si vedesse veramente molto bene. la prossima volta tornero' all'uso della bottiglia fluorescente. ergo: declino ogni responsabilita'.
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secondo l'iconografia classica vi sono tre diverse fasi, ben riscontrabili nei mirabili dipinti che si possono ammirare praticamente ovunque nel nostra ubertosa patria, dell'annunciazione: per fra' roberto caracciolo di lecce queste sono: la "angelica missione", la "angelica salutatione", la "angelica confabulatione". quest'ultima sarebbe poi ulteriormente suddivisa nelle cinque "laudabili conditioni" dello stato d'animo della madonna:
a) conturbatione: la vergine si conturba quando l'angelo le piomba in casa
pronunciando le ben note parole di saluto" ave maria gratia plena". le
mani sono aperte, il libro aperto in grembo. lo stupore traspare dallo
sguardo, ma si intuisce che questo e' rivolto non tanto alla presenza
dell'arcangelo baldanzoso, quanto alle sue fatidiche parole. e' questa una
della "conditioni" piu' rappresentata, probabilmente per la sua naturale
forza evocatrice.
b) cogitatione: maria riflette sul significato e l'importanza delle parole
dell'angelo (il signore e' con te, tu sei benedetta fra le donne...).
questa "laudabile conditione" e' raramente rappresentata. il libro ora e'
chiuso e maria, tenendosi il mento tra pollice e indice, e col gomito
appoggiato sul ginocchio, pensa. l'arcangelo e' in ginocchio.
c) interrogatione: maria chiede come sia possibile avere un figlio "senza
congnoscere mai homo". anche questa "laudabile conditione" e'
rappresentata in rare occasioni. maria unisce le cinque dita a carciofo e
agita la mano, con movimento rotatorio del polso avanti e indietro,
tenendo l'avambraccio leggermente piegato, di circa tranta gradi. il libro
e' caduto per terra. l'arcangelo, in piedi e colle mani aperte rivolte,
quasi a mendicare, verso la vergine, cerca di spiegarle.
d) humiliatione: quando la vergine dice "eccomi ancilla del signore" e
poi congiunte le mani in preghiera dice "sia fatta in me la tua volonta'".
ecco una "conditione" che spesso s'incontra. il libro e' chiuso in grembo.
l'arcangelo visibilmente soddisfatto.
e) meditatione: nel momento in cui l'angelo si diparte la vergine maria
concepisce cristo, e la sua anima si eleva a sublime meditazione. questa
fase finale, lo riconosce anche fra' roberto, e' deboluccia ed infatti
viene raramente rappresentata. in un affresco appena intelleggibile nella
chiesa della santa vergine maria addolorata ma comunque gaudiosa di
borgograppa (latina), la vergine e' rappresentata mentre coll'indice della
mano sinistra si da' una grattatina dietro l'orecchio. il libro e' sul
tavolo, dell'arcangelo e' intuibile il piede sinistro mentre s'invola
fuori dalla finestra.
questa visione canonica dell'annunciazione e' stata piu' volte contestata, da diversi studiosi nel corso dei secoli. non si sono riscontrate in verita' grosse divergenze riguardo la "angelica missione", e la "angelica salutatione", mentre la "angelica confabulatione" e' stata diversamente interpretata.
fra' biso da allumiere (ca.1454-1501)), noto in tutta l'italia centrale quale severo fustigatore dei costumi piu' moderni, ed autore della nota lirica "in ommnia mitila mitilorum", per esempio non la chiama "confabulatione" ma "ariconcallatione" e la suddivide nelle seguenti 'conditioni"
a) conturbatione: la vergine si conturba quando l'angelo le piomba in casa
pronunciando le ben
note parole di saluto: "ave maria mitili plena". le mani aperte lasciano
cadere alcune telline in grembo. lo stupore traspare dallo sguardo, ma si
intuisce che questo e' rivolto non tanto alla presenza dell'arcangelo
baldanzoso, quanto alle sue fatidiche parole, quasi a temere una
sottrazione indebita. e' questa "conditione" e' per esempio rappresentata
nel famoso dittico della vergine marinara, miniatura in olio su conchiglia
dell'arabo convertito idi amu ammo, conservata al museo navale di focene.
b) cogitatione: maria riflette sul significato e l'importanza delle parole
dell'angelo (il signore e' con te, tu sei bivalve fra i bivalvi...).
questa "laudabile conditione" e' rappresentata solo occasionalmente. ve
n'e' traccia in alcuni graffiti di canale monterano, di autore ignoto, ma
attribuiti a fra' biso medesimo. maria, nell'atto di raccogliere le
telline, tenendosi il mento tra pollice e indice, e col gomito appoggiato
sul ginocchio, pensa. l'arcangelo e' in ginocchio.
c) interrogatione: maria chiede come sia possibile avere un figlio "senza
congnoscere mai homo" cosa che l'arcangelo le spiega in quattro e
quattr'otto.
d) soffriggitione. l'arcangelo, visto il titubare della vergine ancor
conturbata, mette mano alla padella e soffrigge alcuni spicchi di aglio.
maria apre la finestra e gli porge amorevolmente le telline.
e) meditatione. seduta in una comoda, maria espleta i bisogni meditando
sull'errore commesso.
l'arcangelo si libra in volo e se ne intravede il metatarso, tra le ante
della finestra aperta.
opposta quasi a questa visione marinara dell'annunciazione va considerata l'intepretazione data da fra' lutero blisso della sgurgola intorno al misseicento. basandosi sugli affreschi solo recentemente ritrovati della chiesa della santissima madonna della transumanza, la terza fase dell'annunciazione, chiamata da fra' lutero "accuostatione" e' suddivisa nelle "conditioni" che andremo a scoprire ascoltandole direttamente dalla sua propria voce:
«che quandu che l'arcangelu e' intratu nello fienilo e dice "ave maria pecurella mia", la madunna ingrulla e si lascia scappare la pecura che mungiva. allura l'arcangelo cerca di agghiappare la pecurella ma cade in ginogghio e la vergina si mette le mano sui fianghi e penza "e mo' come facciu?" poi agghiappa un matterello e comincia a menare l'arcangelu che scappa come nu' furetto al che maria decide di compararsi un cane da pastore al mercato di isola liri che ce sta' sabbato prossimo»
dobbiamo convenire che questa interpretazione e' estremamente vincolata agli affreschi della chiesa della santissima madonna della transumanza, unica chiesa in cui fra' lutero si fermava per la notte, durante la transumanza appunto, per dar riparo al gregge. e si capisce quindi come mai quegli splendidi affreschi siano cosi' rovinati.
non manca, malgrado le difficolta' e l'oscurantismo che per tanto tempo e tutt'oggi in parte impediscono alla donna di potersi esprimere e di poter liberamente imporre la propria volonta' a quegli esseri inferiori col pistolino, non manca dicevo, la voce di una donna forte e coraggiosa che ci ha lasciato l'intepretazione forse piu' cogente e realistica. si tratta di suor angelina delle sorelline vergini adoratrici del sacro prepuzio del monastero di clausura di vico equense (1492-1592). basandosi su una pala trecentesca che solo pochi hanno avuto la fortuna di poter ammirare, suor angelina suddivide la "confabulatione" in:
a) ammatontatione. la madonna e' sorpresa dall'arcangelo nell'orto mentre
coglie ortaggi vari. apre le mani come per dire "oh!" e lascia cadere le
melanzane per terra, non tanto per l'apparizione dell'arcangelo in se' e
per se', dato che, si dice, si ventila, si mormora, si sussurra, si
suppone, si sottintende, si lascia intuire, si motteggia che le sorelline
vergini adoratrici del sacro prepuzio del monastero di clausura di vico
equense fossero alquanto aduse all'apparire di arcangeli colla spada
sguainata, quanto per le parole dell'arcangelo, gravide di significato:
"ave maria, regina in cucina"
b) cogitatione: maria riflette sul significato e l'importanza delle parole
dell'angelo (il signore e' con te, tu sei benedetta fra le cuoche...).
questa "laudabile conditione" e' raramente rappresentata. maria, tenendosi
il mento tra pollice e indice, e col gomito destro appoggiato nell'incavo
della mano sinistra, pensa: " e mo' mo' che gli chiavo in faccia da
mangiare a questo curioso signore?". l'arcangelo e' in ginocchio e
raccoglie premurosamente gli ortaggi.
c) interrogatione: maria chiede come sia possibile preparare una cena
cosi' in quattro e quattr' otto avendo terminato l'olio d'oliva. anche
questa "laudabile conditione" e rappresentata in rare occasioni. maria
unisce le cinque dita a carciofo e agita la mano, con movimento rotatorio
del polso a destra e a sinistra, tenendo l'avambraccio leggermente
piegato, di circa tranta gradi e il braccio alzato in modo che dal gesto,
che porta ad un tamburellamento sulla fronte di pollice ed indice, paia
quasi di sentire:"toc toc". l'arcangelo, in piedi e colle mani aperte
rivolte, quasi a mendicare, verso la vergine, cerca di spiegarle che si
puo' fare col burro. gli ortaggi son ricaduti a terra.
d) esclamatione:maria raccoglie gli ortaggi da terra e capisce che la
sorte delle donne e' segnata. tocca cucina'. le famose parole: "col burro?
ma faje schifo faje" sono accompagnate dal lancio di una melanzana che si
schiatta in faccia all'arcangelo.
e) meditatione: nel momento in cui l'angelo si diparte la vergine maria
concepisce un'alternativa per la cottura delle melanzane: le strascichera'
nella sugna. la sua anima si eleva a sublime meditazione mentre escogita
altre alternative: col cioccolato, col miele, colla cicoria. l'arcangelo
insegue un pollo in lontananza.
...
grazie signorina/ino/ini della sua presentazione davvero interessante.
questa commissione e' rimasta visibilmente soddisfatta dalle sue ardite
tesi e decide di conferirle il titolo di dottore in belle arti con
pubblicazione. se ora vuole avvicinarsi per il pompino accademico...
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a questo punto il carburante stava per finire e quindi sono dovuto rientrare di corsa. la prossima volta, oltre che nella bottiglietta, viaggero' con riserve sufficienti, che mica mi posso sempre perdere il meglio.
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